Dolore tra silenzio e grido

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“Chi ben comincia” è la prima cosa che ho pensato all’incontro di sabato al CRPG (Centro Ricerche Psicoanalitiche di Gruppo) di Ancona.

Siamo entrati nel tema del giorno, il dolore, dalla privilegiata porta dell’immagine con la proiezione di Clivaggi, un progetto interattivo tra arte e psicanalisi molto evocativo e toccante, a cura della dott.ssa Maria Elia, con le poesie di Barbara Coacci e la performance vocale di Isabella Carloni (ne puoi leggere qui)

Che fine fa il dolore? È la domanda su cui hanno camminato le nostre riflessioni di ieri. Lo psicoanalista Goriano Rugi, autore del libro “Le vicissitudini del dolore tra trasferimento, trasformazione e finzione” edito Franco Angeli, ha affrontato questo delicato tema con occhiali bioniani, sottolineando l’importanza di riuscire a vivere il dolore che ci troviamo davanti, e ad iscriverlo nei nostri pensieri senza cedere alla tentazione della fuga.

Cedendo alla paura del dolore rischieremo di imparare la strada per scappare da tutte le emozioni forti, quindi anche dal piacere, che fanno di noi gli essere pensati e “provanti” che siamo, capaci di tenere assieme tutte le nostre parti ed esperienze mentre cadiamo e ci rialziamo lungo la strada; capaci di pensare assieme quello che sappiamo e quello che ancora non sappiamo di noi.

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Per informazioni sull’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo, vi invito a visitare il sito.

Il prossimo incontro con la sede di Ancona sarà il 18 giugno, se sei curioso sul tema dello scorso incontro puoi cliccare qui

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